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Le varie tipologie di terreni agricoli

  • Immagine del redattore: Giada Grotti
    Giada Grotti
  • 13 mag 2019
  • Tempo di lettura: 4 min


Si può pensare che il terreno sia unico e tutto uguale ma non è affatto così; esistono vari tipi di terreno agricolo, ognuno con delle proprie caratteristiche e particolarità.

Per ogni contadino, che sia a livello lavorativo o solo per hobby, è importante capire con quale tipo di terreno ha a che fare. Ogni pianta si adatta e cresce meglio su un determinato tipo di suolo piuttosto che su un altro.


Andiamo a capire prima di tutto che cos'è il terreno


Il suolo è lo strato superficiale che ricopre la crosta terrestre, derivante dall'alterazione di un substrato roccioso, (chiamato roccia madre) per azione chimica, fisica e biologica esercitata da tutti gli agenti superficiali e dagli organismi presenti su di esso.

Il suolo è composto da una parte solida, una parte liquida e da una parte gassosa.

In sintesi: è la parte superficiale della crosta terrestre in grado di ospitare la vita vegetale.


Il terreno agricolo invece è quella parte di suolo che meglio si presta ad essere usata dall'uomo per l'agricoltura presentando due soli strati: l'attivo in superficie (fino alla profondità di circa 70 cm) e l'inerte (al di sotto).


I terreni possono essere classificati in base alla tessitura, cioè al contenuto percentuale di particelle di calibro diverso. Ogni componente del suolo assume nomi diversi a seconda delle sue dimensioni.




Secondo la Società Internazionale della Scienza del Suolo le particelle venivano classificate come:

Scheletro (diametro maggiore di 2mm)

Sabbia (diametro compreso tra 2 e 0,02 mm)

Limo (diametro compreso tra 0,02 e 0,002 mm)

Argilla (diametro minore di 0,002 mm).

La composizione del suolo viene determinata facendo attraversare un campione di terra seccata attraverso una serie di setacci. Composizioni diverse in scheletro, sabbia, limo e ed argilla conferiscono al suolo proprietà fisiche, meccaniche ed agronomiche diverse. In base alla composizione percentuale di sabbia, limo ed argilla ogni terreno assume una particolare denominazione, generalmente ottenuta utilizzando dei grafici detti triangoli della tessitura. In base alla prevalenza di un tipo di particelle sulle altre, si hanno terreni argillosi, limosi, sabbiosi, e le diverse situazioni intermedie (argilloso-sabbioso, argilloso-limoso, sabbioso-argilloso, ecc.); in particolare viene indicato come franco un terreno dalla composizione intermedia, dove nessuna frazione prevale con le sue caratteristiche sulle altre, ideale per la coltivazione.


Sabbia, limo ed argilla costituiscono la cosiddetta "terra fine"


Vediamo cosa sono questi elementi nel dettaglio

Per scheletro si intende la classe granulometrica di dimensioni superiori a 2 mm. Ha proprietà analoghe a quelle della sabbia da cui eredita soprattutto i difetti, esaltandoli. Le principali proprietà legate allo scheletro sono le seguenti:


  1. Scarsa porosità in gran parte costituita da macroporosità.

  2. Limitata capacità d'invaso e scarsa capacità di ritenuta idrica.

  3. Tensione matriciale bassissima.

  4. Elevata permeabilità e facilità di movimento dell'acqua, con tendenza al rapido sgrondo.

  5. Coesione e adesione assenti.

  6. Sofficità e compattezza strettamente legate alle dimensioni dello scheletro.

  7. Elevata portanza.

  8. Rapida usura degli organi lavoranti e difficoltà di esecuzione di diverse operazioni colturali.


Elevati tenori in scheletro sono da considerarsi negativi a tutti gli effetti in quanto esaltano i difetti della sabbia senza mantenerne i pregi e ostacolano o addirittura impediscono l'esecuzione di molti interventi agronomici. La tecnica colturale deve pertanto adattarsi ad una specifica realtà poco migliorabile e curare in particolare il mantenimento della fertilità chimica e la disponibilità idrica.

Per ridurre lo scheletro è possibile utilizzare particolari macchine che agiscono o separandolo dalla terra fine, o frantumandolo. Esiste un'unica eccezione in cui si è verificato che questa operazione non porta alcun beneficio, ed è quella dei pascoli alpini, in cui lo scheletro permette di mantenere un tenore d'umidità più elevato che in assenza di esso.


In virtù delle dimensioni relativamente grandi conferisce al terreno un ridotto sviluppo della superficie d'interfaccia, pertanto la sabbia è una frazione sostanzialmente inerte da cui derivano le seguenti proprietà:

  1. Limitata porosità in gran parte costituita da macroporosità.

  2. Limitata capacità d'invaso e scarsa capacità di ritenzione idrica.

  3. Tensione matriciale più bassa (in valore assoluto) in gran parte dovuta alla capillarità.

  4. Elevata permeabilità e facilità di movimento dell'acqua, con tendenza al rapido sgrondo.

  5. Coesione e adesione virtualmente nulle.

  6. Sofficità e scarsa resistenza alla penetrazione di organi lavoranti e di radici.

  7. Elevata portanza.

  8. Elevata velocità di ossidazione della sostanza organica del terreno.

Elevati tenori di sabbia pongono problemi di fertilità fisica solo in relazione alla dinamica dell'acqua, mentre sono ottime le proprietà meccaniche. La sabbia è invece causa di una scarsa fertilità chimica e biologica, accentuata dall'elevato potenziale redox del terreno e dalla lisciviazione. La tecnica colturale deve pertanto fare attenzione a sopperire le carenze idriche e nutrizionali a cui vanno facilmente soggetti i terreni ricchi di sabbia.


In virtù delle piccolissime dimensioni e delle proprietà colloidali di una parte di questa frazione, l'argilla conferisce al terreno un notevole sviluppo della superficie d'interfaccia con la fase liquida e con la fase gassosa e, di conseguenza, un ruolo attivo nei fenomeni di adsorbimento e di aggregazione strutturale che si traduce nelle seguenti proprietà fra loro correlate:

Elevata porosità, orientata verso una microporosità prevalente.

Grande capacità d'invaso ed elevata ritenzione idrica.

Tensione matriciale elevata (in valore assoluto) sia per l'adsorbimento colloidale sia per la capillarità.

Scarsa permeabilità e difficoltà di movimento dell'acqua, con tendenza al ristagno e all'asfissia.

Elevati valori della coesioneallo stato asciutto e dell'adesione allo stato plastico.Compattezza e tenacità allo stato coesivo.

Plasticità e adesività allo stato plastico.

Liquidità allo stato fluido.

Tendenza al costipamento.


Elevati tenori di argilla pongono pertanto seri problemi di fertilità fisica, che possono essere evitati con una gestione conservativa della struttura. La tecnica colturale deve pertanto fare attenzione al mantenimento di una stabilità strutturale. Per contro, l'argilla offre le condizioni per il mantenimento di un'elevata fertilità chimica e biologica.


Limo

Ha proprietà intermedie fra quelle della sabbia e quelle dell'argilla. In particolare le particelle più grandi hanno proprietà analoghe a quelle della sabbia, le più fini a quelle dell'argilla escluse le proprietà colloidali. In definitiva, il limo eredita pregi e difetti della sabbia e dell'argilla che in parte si autocompensano.

Elevati tenori di limo pongono problemi sia di fertilità fisica e soprattutto meccanica, sia di fertilità chimica. Si tratta dei terreni di più difficile gestione e la tecnica colturale deve prestare attenzione sia agli aspetti chimici che a quelli fisici.

 
 
 

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